IL MAIALE FATATO

Il maiale fatato è una fiaba rumena. Parla di un re che ha tre figlie. Il re deve partire per la guerra, e quindi raccomanda alle figlie di comportarsi bene e di accudire scrupolosamente la casa e le avverte di non andare in una stanza di servizio, se non vogliono subire gravi conseguenze. Dopo la sua parte tutto fila liscio per un po', ma un giorno la figlia maggiore suggerisce di entrare assieme nella stanza proibita. La figlia minore ricorda alle sorelle le parole del padre, ma l'altra sorella vuol dar retta alla sorella maggiore che toglie il lucchetto alla porta e la apre. Le ragazze nella stanza trovano soltanto un ampio tavolo con sopra un libero aperto. La figlia maggiore legge per prima quello che c'è scritto nel libro: essa sposerà un principe venuto dall' Oriente. La seconda volta la pagina, e legge che sposerà un principe venuto dall' Occidente. La figlia minore non vuole disobbedire agli ordini del padre per conoscere il proprio destino ma le altre due la costringono a farlo; essa così apprende che sposerà un maiale proveniente dal Nord.

Il re ritorna, e alla fine  le due sorelle maggiori si sposano come vuole la profezia. Poi un enorme maiale arriva dal Nord e chiede di sposare la figlia minore. Il re deve cedere ai voleri del maiale. e consigli a sua figlia di accettare quanto gli è stato ordinato; essa acconsente. Sopo il matrimonio, mentre si dirigono verso casa, il maiale si getta in un acquitrino e si copre di fango. Poi chiede a sua moglie di baciarlo; per ubbidire a suo padre, la fanciulla bacia il maiale dopo avergli pulito il muso con il suo fazzoletto. Passano la notte assieme, ed essa si accorge che il maiale si era trasformato in un uomo, per rivendicare un maiale la mattina dopo.

La ragazza chiede a una strega che capita nei paraggi come deve fare per impedire al marito di rivendicare un maiale. La strega le consiglia di legare un filo intorno alla gamba di suo marito durante la notte; così non ridiventerà un maiale. Essa segue questa raccomandazione, ma suo marito si sveglia e le dice che deve lasciarla perché lei ha tentato di affrettare le cose; essi si rincontreranno quando soltanto " quando tu avrai consumato tre paia di calzari di ferro e spuntato un bastone d' acciaio nel cercarmi". Egli scompare, e la ragazza, nelle sue interminabili peregrinazioni in cerca del marito, va sulla luna, sul sole, e nel vento. In ciascuno di questi posti le viene data una gallina da mangiare, con l' avvertimento di mettere da parte le ossa; le viene anche detto quale deve essere la sua tappa successiva. Alla fine, dopo aver consumato tre paia di calzari di ferro e perfino la punta del suo bastone d' acciaio, essa arriva davanti a un monte, dove a quanto le viene detto, si trova suo marito. Essa non è in grado di arrivare fin lassù, finché non le viene in mente che le ossa di gallina da lei conservate potrebbero servire. Mette le ossa in fila e ed esse si attaccano l' una all' altra. In questo modo la ragazza forma due lunghi pali e poi si costruisce una scala, su cui si arrampica verso il monte. Ma le manca un osso per l' ultimo piolo, e quindi prende un coltello e si toglie via il mignolo, che, come ultimo gradino, le permette di raggiungere suo marito. Nel frattempo l' incantesimo che aveva condannato il suo sposo a vivere sotto l'aspetto di un maiale è spezzato.

Il tentativo di costringere il marito a rinunciare alla sua natura animalesca legandolo alla sua umanità è un particolare inconsueto.

Mentre la strega che suggerisce di legare, una cordicella intorno alla gamba del marito nel maiale fatato è una donna più anziana. Così, la fiaba suggerisce velatamente che sono le donne più anziane a mettere nella testa delle ragazzine l' idea che gli uomini siano delle bestie, e suggerisce altresì che le angosce sessuali delle ragazze sono il risultato della loro esperienza ma di quanto è stato loro detto da altre persone. Le storie lasciano intendere inoltre che se le ragazze danno ascolto a queste informazioni, la loro felicità matrimoniale sarà in pericolo.

Le storie del marito- animale assicurano ai bambini che la loro paura del sesso come qualcosa di pericoloso e bestiale è tutt' altro che qualcosa di esclusivamente loro, molte persone hanno provato la stessa sensazione. Ma così come i personaggi della storia scoprono che nonostante questa angoscia il loro partner sessuale non è una brutta creatura ma una persona di bell' aspetto, la stessa scoperta sarà fatta dal bambino. Al livello preconscio avverte il bambino che gran parte delle sue ansie sono state trasmesse in lui da quando gli è stato detto, che le cose possono essere diverse, una volta che siano state esperimentate direttamente, da come le si può vedere dall'esterno. Un' ovvia lezione di queste storie può essere meno importante oggi che in passato, quando era consueto che l' uomo dovesse corteggiare la donna, come il maiale giunge da lontano per corteggiare e conquistare la principessa. Questo, avverte la storia, non basta un matrimonio felice. La donna deve affermare se stessa nella stessa misura i cui lo fa l' uomo.

Altre sfumature psicologiche di questa storia possono andare perdute per l'ascoltatore, ma possono esprimersi in lui a livello inconscio e renderlo in tal modo sensibile alle tipiche difficoltà che, quando non sono comprese, possono creare attriti nelle relazioni tra le persone.

Del tutto diverso è il particolare che permette alla sposa del maiale fatato di ricongiungersi con suo marito. Per compiere l' ultimo passo in questa direzione, essa deve mozzarsi il mignolo. E' il suo ultimo e personalissimo sacrificio, la sua (chiave per la propria felicità). Dato che nulla nella storia suggerisce che la sua mano sia rimasta mutilata o abbia sanguinato, il suo è chiaramente un sacrificio simbolico e ciò indica che in un matrimonio riuscito la relazione è ancora più importante della completa integrità del corpo.