USO E SIGNIFICATI ANALITICI DELLE FIABE


lunedì 23 luglio 2012

IL COMPLESSO DI EDIPO

E LE FIABE
 
 
È noto ormai anche ai non specialisti il concetto generale di complesso edipico, ossia quei sentimenti amorosi, più o meno razionali, che si provano nei confronti del genitore di sesso opposto e a cui si accompagnano sensazioni di gelosia e di rivalità per il genitore dello stesso sesso.
 



Proprio in queste situazioni, come spiega il pedagogista B. Bettelheim, la fiaba ha il compito di suggerire al bambino come vivere i suoi conflitti interiori.
Un ragazzino infatti può provare del risentimento verso suo padre,
ritenuto il soggetto che gli impedisce di ricevere
l’attenzione esclusiva della madre.
Il bambino vuole che sua madre ammiri lui come il più grande degli eroi;
ciò significa che in qualche modo
deve togliere di mezzo il padre.
Quest’idea, però, diventa fonte di ansia nel bambino,
perché al desiderio di far sparire quel soggetto che lo intralcia
si affianca la razionalità e quindi la paura di cosa potrebbe accadere
senza il padre, figura forte e che si prende cura della famiglia.




LA FIABA USATA COME GUIDA
NEL SUPERAMENTO
DEL COMPLESSO EDIPICO
 

In una famiglia media il padre rappresenta il soggetto molto spesso più assente a causa degli impegni lavorativi che lo impegnano molto fuori casa mentre la madre si prende cura dei figli molto di più, nelle loro quotidiane esigenze, e quindi rappresenta il soggetto più presente.
Ne consegue che per un bambino sia più semplice pensare che la figura del padre
non sia così importante nella propria vita,
mentre per la bambina è difficile fare a meno delle cure materne.
Così succede che il padre che ostacola i desideri edipici del ragazzo non viene visto come una figura malefica all’interno della cerchia familiare, piuttosto il bambino proietta le proprie frustrazioni e ansie in un gigante, un mostro o un drago. Nella fantasia edipica di una bambina, invece, la madre può rappresentare due figure ben distinte tra loro
  • - la meravigliosa madre buona 
  • - la cattiva matrigna.
La fiducia e la lealtà per la prima permettono alla bambina di superare i sensi di colpa suscitati da ciò che vorrebbe che accadesse alla matrigna che contrasta i suoi voleri.
Simili fantasie offerte dalle fiabe permettono ai bambini di sconfiggere le proprie angosce edipiche, poiché riescono ad avere il meglio dei due mondi. Possono di fatto «godere pienamente di soddisfazioni edipiche a livello fantastico e mantenere buoni rapporti con entrambi i genitori nella realtà». 

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